La Cucina
La cucina brasiliana è una fantastica fusione di tradizioni culinarie africane, indie e portoghesi. Esistono inoltre influenze italiane, arabe e slave. Tutti questi elementi hanno creato una cucina varia, particolare e saporita.
Difficile indicarvi un piatto “tipico” anche se troverete ovunque la feijõada brasileira (zuppa di fagioli neri con carne) e la farofa (farina di manioca saltata in padella con pancetta affumicata) di solito serviti come piatto unico assieme alle carni alla brace e al riso.
I piatti sono sempre molto abbondanti; con una porzione si mangia tranquillamente in due.
Buttatevi e provate, scoprirete che in tutti i ristoranti e in ogni angolo del Paese si mangia benissimo e in grande quantità.
Tra gli alcolici il vino è generalmente poco amato dai natii, che preferiscono la birra, anche se ve ne è una buona scelta soprattutto al sud prodotta dagli Italiani emigrati in Brasile nel primo 900.
Il consumo di birra, che in Brasile è buona e a buon mercato, è impressionante; resterete colpiti dalle quantità di bottiglie bevute dai Brasiliani. Le marche più famose sono Skoll e Brama.
Tra i superalcolici ricordiamo la mitica caipirinha, bevanda nazionale, ma anche la pinga e la cachaça, simili rispettivamente alla nostra grappa e acquavite.
Cucina mineira
Come in tutto il Paese le ricette del Minas possiedono un certo sapore di storia. Alcune ci riportano all’epoca dello schiavismo e all’Africa nera, altre al ciclo dell’oro e dei diamanti il tutto mixato con sapori indigeni.
Con l’arrivo dei colonizzatori, a seguito della scoperta deli minerali preziosi, la rapida immigrazione provocò una grossa mancanza di alimenti nelle città che si espandevano a vista d’occhio, ma che non avevano nessuno che si occupava della coltivazione del terreno. La situazione provocò un fatto davvero insolito: gli immigrati morivano di fame con le mani piene d’oro. La cucina quindi era basata su alimenti semplici senza tante pretese come fagioli neri, miglio, manioca, carne di pollo, porco e bovina, formaggio fresco, fatto in casa, frutta, radici e foglie di ogni tipo, soprattutto poco sale, che all’epoca era un ingrediente caro e rarissimo e poche verdure dato che nessuno le coltivava.
I segreti delle ricette passavano da madre in figlia e si trovano scritte a mano solo in antichi quaderni dell’epoca. Uno dei piatti tipici e più conosciuti è sicuramente il pão de queijo (pane al formaggio), servito appena uscito dal forno. Tra gli altri piatti tipici la feijãoada tropeira, fagioli neri come accompagnamento alla carne bovina, solitamente lingua cotta alla brace con farofa. Carne alla griglia (churrasco) con poche verdure e tanti dolci a base di manioca.
Cucina nordestina
Le ricette nordestine sono particolarmente influenzate dalla cucina africana che arrivò assieme agli schiavi portati dai Portoghesi. Gli schiavi adattarono le loro abitudini culinarie agli ingredienti trovati in loco. Usavano la mandioca (manioca), prodotto abbondante, l’azeite de dendê (olio di un tipo particolare di palma) e molta cacciagione. I malati venivano nutriti con galline e uova, alimenti introdotti dalla cucina portoghese, perché si credeva che avessero proprietà curative; la gallina ha cominciato così a far parte dei piatti afro-brasiliani come il Vatapá ed il Xinxim de galinha. Moltissimi sono i piatti a base di pesce e frutti di mare come la Moqueca de peixe e il Bobo de camarão.
Il piatto tipico, cucinato dalle Bahianas, bellissime e larghissime signore vestite con abito tradizionale bianco, che cucinano e vendono cibo per strada, soprattutto a Bahia, si chiama acarajé. Si tratta di polpettine fritte composte da una cipolla intera e fagioli frullati. Questo piatto era fatto esclusivamente come offerta all’Orixá Yansã, adesso è diventato il cibo dei Bahiani, tanto che circa 12 milioni di acarajé sono mangiati ogni mese a Salvador. Le barracas aprono alle 16 nei giorni feriali e alle 10 nei giorni festivi, la regina dell’aracajé al Pelourinho è Dica in Rua J.Castro Rabelo. Da non perdere.
Una curiosità, la mole delle Bahiane è soprattutto dovuta dalla quantità di stoffa che viene utilizzata nel tipico costume, infatti per crearlo vengono impiegati almento cinque metri di tessuto.
Cucina maranhense
Non si può non parlare della cucina tipica di questa regione, incontro tra la cucina amazzonica e quella del Nordest con influenze francesi, che merita sicuramente molti assaggi. Pesce, crostacei e frutti di mare sono la base di piatti vari e saporiti. Anche qui come a Salvador l’influenza è mista d’indios, africani e portoghesi, ma sono i sapori africani a primeggiare tra tutti.
Il piatto principale è il riso con cuxá che è servito come accompagnamento ai piatti di pesce (arroz de cuxá). Il cuxá ha come ingredienti gamberi secchi, farina di manioca, semi di sesamo tostati e vinagreira (erba tipica del Maranhão dal sapore amarognolo). Tra i piatti di pesce, vatapá, sururu e siri, assolutamente da provare la casquinha de carangueijo, granchio nel guscio con crema e farofa.
Nella cucina di terra la famosa carne-de-sol (carne bovina salata e lasciata al sole ad essiccare, va lasciata a bagno prima nell’acqua poi nel latte prima di cucinarla), la galinha de cabidela e il capretto al forno.
I dolci sono a base di frutta tipica come cupuaçu, bucuri, buruti e juçara.
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