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Immagine del redattoreParaibadiscovery

Parco nazionale della Chapada Diamantina



Il Parco Nazionale della Chapada Diamantina è uno dei più affascinanti parchi di tutto il Brasile e racchiude una straordinaria varietà di ecosistemi: boscaglia, Mata Atlântica, prateria e caatinga. Le zone rocciose sono l’habitat ideale per orchidee, begonie, cactus, bromelie, neoregelie ed altre specie floreali che crescono generose anche per il loro facile adattamento alle escursioni termiche e all’altitudine.

La roccia presenta un’alta percentuale di cristalli di quarzo, l’erosione cominciata nell’era del Pre-Cambriano ha ripulito ogni detrito che in origine ricopriva queste enormi formazioni quarzifere lasciando quelle torri di pietra caratteristiche della Chapada Diamantina chiamate dagli indios Maracás e Cariris (abitanti originari della zona prima dell’arrivo dei minatori), Tepuy proprio come i loro simili in Venezuela.

I Tepuys più rappresentativi raggiungono i 1.450 mt d’altezza e si trovano tra Palmeiras, Lençois e nei dintorni di Mucugê. Da qui passa la linea di frattura che determinò la nascita del continente Americano.

I grandi sconvolgimenti geologici avvenuti in quell’ epoca l’azione erosiva di vento e acqua hanno lasciato in quest’ area la loro testimonianza, oltre ai tepuy i fiumi hanno solcato profondi canyon infiltrandosi fra le rocce, creato cascate talvolta impressionanti e si sono gettati nelle viscere della terra scavando grotte e formando lagune sotterranee d’ incomparabile bellezza.

Come è ovvio sono gli animali ad aver sofferto di più negli ultimi due secoli. Alcune specie hanno addirittura sfiorato l’estinzione. Fortunatamente la costituzione del parco ha permesso la reintroduzione di molte varietà di fauna anche se la maggior parte di esse vive nelle zone più remote della Chapada.

Oggi il parco ospita: ocelot (tigrillo-leopardus pardalis), capivara, giaguari, cervi e vari tipi di piccoli roditori, tra i rettili grosse lucertole e anaconde.


Le guide del parco

Il lavoro delle guide è di importanza basilare, innanzittutto non sottovalutate mai la loro funzione. Ad un camminatore con un po’ di esperienza il territorio della Chapada può sembrare a prima vista molto semplice da affrontare: ampi spazi aperti e tepuy dalle forme bizzarre che fungono da inconfondibili punti di riferimento possono indurre a pensare che si possa scorazzare in ogni angolo del territorio senza mai perdersi. Non illudetevi, in realtà un sentiero a prima vista pianeggiante si può improvvisamente incuneare in uno stretto canyon per uscirne, dribblando alcuni chilometri oltre tra massi caduti e guadando corsi d’acqua. Il trekking da queste parti è un’ attività relativamente recente e quindi i sentieri sono poco battuti, talvolta è possibile perderne le tracce. Un dato davvero importante è che le guide ufficiali oltre a mostrarvi la via possono informarvi sulla geologia, la flora, la fauna e la cultura della regione.

Come ultima raccomandazione non mancheremo di ricordare che le guide ufficiali funzionano anche da guardie del parco: spetta anche a loro segnalare eventuali incidenti o comportamenti scorretti da parte dei turisti che spesso non rispettano le natura.

Avvalersi dell’ ausilio delle guide è per il turista un piccolo sforzo finanziario ma è un grande aiuto per la sopravvivenza di questo paradiso naturale.

Buon trekking a tutti !!






Escursioni e trekking

Il primo e più semplice approccio all’ esplorazione del parco è questo breve trekking che parte dalla stazione degli autobus (rodoviaria) e risale il rio Lençois; oltrepassate il ponte che unisce la città alla rodoviaria vedrete la traccia del sentiero che risale il letto roccioso del fiume.

Appena iniziata la salita verrete sicuramente avvicinati da qualche bambino che si offrirà di farvi da guida, fidatevi sono bravissimi e simpaticissimi. Il sentiero è abbastanza visibile ma le cose da vedere sono tante quindi è meglio farsi accompagnare da qualcuno che vi aiuterà a trovare tutto, aiuterete così anche un bimbo e la sua famiglia.

Risalendo il fianco del costone roccioso ad un certo punto il sentiero svolta a destra, solitamente qui sosta un venditore di bibite; da questo punto si comincia a guadare i vari rivoli del fiume che hanno eroso la roccia levigandola e mettendone in risalto la sua composizione di conglomerato. Poco oltre il sentiero si restringe passando attraverso insolite formazioni di arenaria che variano di colore a seconda delle stratificazioni: la sabbia è sottilissima e i colori vanno dal giallo al verde, dal rosa all’azzurro. Gli artigiani di Lençois utilizzano questa sabbia per fare composizioni in bottigliette da tenere come ricordo.

Lo stretto passaggio nell’arenaria culmina nel così detto salão de areias una grotta dove si trovano tutte le varietà di colori di questa sabbia.

Continuando a seguire il fiume si incontra una rapida chiamata la Cachoeirinha che forma delle bellissime pozze di acqua rossastra, dovuta all’alta presenza di ferro, un ottimo luogo per fare un bel bagno.

Guadate ancora il fiume in prossimità di Cachoeirinha giungerete ad un’altra bella cascata chiamata Poço Paradiso. Il nome è dovuto al posto paradisiaco creato dal getto d’acqua che ha formato un vero e proprio pozzo di circa 1,5 mt di diametro e profondo qualche metro. Anche qui vi potete fare un bel bagno rilassante.

Questo trekking è sicuramente la migliore opzione per il vostro primo giorno a Lençois, di breve durata e rilassante, una buona introduzione alla fantastica Chapada Diamantina.


Riberão do Meio

Difficoltà bassa – Durata 45 min. / 1 h

Non necessita dell’accompagnamento di una guida.

Questa breve passeggiata parte dal campeggio Lumiar alla periferia est di Lençois, il tragitto si svolge per 3,5 km senza particolari dislivelli ed è quasi tutto in ombra. Dopo circa 2,5 km di cammino il sentiero si divide in due tronconi, prendete quello di sinistra che esce dalla vegetazione e scende verso il fiume vi ritroverete davanti ad una grande piscina naturale formata dall’ acqua che scende da una parete di conglomerato lunga una settantina di metri e con una inclinazione di una ventina di gradi. Siete arrivati al primo gioco della Chapada Diamantina. Potrete passare la giornata facendo il bagno e lasciandovi scivolare lungo la liscia parete di conglomerato. Ricordatevi solo di usare un paio di pantaloncini resistenti e di adottare un minimo di accortezza nel risalire il lato della cascata che è davvero scivoloso. Quando l’ abbiamo provata noi la parete era perfettamente liscia e non c’era nulla di pericoloso, i bambini si lanciavano restando in equilibrio su delle piccole tavole di plastica modello surf. Provate comunque facendo prima un paio di scivoli lenti di prova.


Cachoeira do Sossego

Difficoltà medio-bassa – Durata 2 h. / 2,30 h.

Necessita dell’accompagnamento di una guida.

Usare sandali trekking.

Il punto di partenza è lo stesso di quello di Riberão do Meio, alla biforcazione tenete la destra percorrendo sei degli otto chilometri del tragitto tra la vegetazione passando sopra e sotto i grandi massi che nei secoli si sono staccati dalle pareti cadendo nel fondo della vallata. Il percorso è bellissimo ma diventa spettacolare quando la vallata si stringe fino a ridursi ad una stretta gola incassata tra le pareti di roccia ripida, da qui in poi sarà un continuo guadare e riguardare il fiume tra rocce spettacolari dai mille colori. Ad un certo punto sulla sinistra troverete una parete di roccia stratificata e testimonianza del succedersi delle ere geologiche.

Qui termina il trekking. Il canyon si chiude su se stesso e dall’alto della gola scende, dirompente, il getto d’acqua di 20 mt della Cachoeira ( Cascata ) do Sossego formando una bellissima piscina balneabile. Dalle rocce attorno alla piscina si possono fare bei tuffi ma, prima di buttarvi controllate sempre il fondo, l’acqua scura, dovuta alla presenza del tannino *, non permette di vedere bene il fondo e potrebbero esserci rocce sporgenti. Nuotando nella piscina naturale potete raggiungere le rocce che si trovano sotto il getto d’acqua approfittando così per un tonificante idromassaggio prima del rientro in città.

*tannino: è una sostanza presente in talune piante, di sapore amaro, astringente e solubile in acqua. Indicato per la pelle e i capelli.


Morro do Pai Inacio

Difficoltà media – Durata 6 h.

Necessita dell’accompagnamento di una guida. Meglio concordare il rientro in auto, l’alternativa è un ritorno a piedi o l’ autostop sulla BR 242.

La partenza di questo trekking di 18 km attraverso la regione di Barro Branco parte dal mercato coperto di Lençois. Dopo aver passato il ponte che porta dalla rodoviaria non girate a sinistra ma proseguite dritti per Rua Perilo Benjamin. Abbandonata la strada il sentiero si inoltra tra cactus, bromelie e orchidee entrando nella valle di Zé Venta, sul fondo scorre il Rio Mandassaia, risalite la valle per un paio d’ore fino ad arrivare ad un vecchio ponte di pietra usato dai garimperos. Questa era una strada usata in passato per il trasporto del materiale dei minatori, la zona che attraverserete era una delle più ricche di minerali, un importante centro d’estrazione.

Dopo 5 ore di camminata attraversate la BR 242 imboccando il ripido sentiero scavato nella roccia che vi porterà in cima al Pai Inacio, la vetta più alta della zona. Dall’alto dei suoi 1.120 mt il panorama che si gode è davvero un sogno che vi ripagherà della fatica, la cima piatta della montagna permette di spaziare a 360° su tutta la valle sottostante, anche la dritta lingua di asfalto disegnata dalla statale assume un fascino particolare perdendosi all’orizzonte, una perpendicolare ferita nella terra.


Poço do Diabo

Difficoltà medio-bassa – Durata 1 h

Non necessita dell’accompagnamento di una guida.

Semplice escursione che vi offrirà l’opportunità di visitare una delle tante meraviglie della Chapada Diamantina. Con il minimo sforzo, potete fare l’autostop o prendere un autobus che da Lençois arriva almeno fino al bivio con la BR 242 scendete qui al bivio o, se il mezzo prosegue in direzione ovest, (verso Brasilia) fatevi lasciare al Mucugezinho bar.

Il sentiero parte da qui e scende verso valle per circa 30” in una vera esplosione di fiori e profumi. Non meravigliatevi se i 30” diventeranno un ora o più perché se siete qui nella stagione della fioritura, (novembre – febbraio) rimarrete incantati dallo spettacolo che offre questo luogo. Al termine del sentiero vi troverete in una grande fenditura semicircolare profonda una trentina di metri; le pareti scendono a picco a formare una grande piscina chiamata Poço do Diabo in cui si getta una bellissima cascata.

Se siete amanti degli sport estremi qui troverete un altro bel gioco: dalla cima del Poço vi potrete lanciare appesi ad una carrucola che scorre su un cavo d’acciaio con una inclinazione di 45° atterrando o meglio tuffandovi nella sottostante piscina. Non è affatto pericoloso ed è veramente divertente. Lasciate uscire il bambino che è in voi !!

Tornando indietro, se non siete troppo stanchi, proseguite dopo il bar da cui siete partiti precedentemente, per qualche centinaio di metri, troverete un’altra piscina balenabile. Qui vive una coppia che ha ricavato la propria abitazione da una grotta, potrete trovare cibo e bevande.


Lençois – Capão

Difficoltà media – Durata 6/7 h.

Necessita dell’accompagnamento di una guida.

Si tratta di un percorso di circa 27 km lungo un’antica via aperta nel XIX secolo dai minatori per garantire l’approvvigionamento di Lençois che, essendo sorta in zona poco fertile per via delle alte concentrazioni di vene diamantifere, non possedeva risorse agricole.

La pista attraversa diversi ecosistemi: la Mata Atlântica, le praterie e la caatinga. La partenza del trekking è dalla rodoviaria di Lençois andando verso ovest si risale in direzione delle due cascate Cachoerinha e da Primavera, giunti nella Serra di Riberão il sentiero si divide in due tronconi, quello di sinistra finisce dopo alcune centinaia di metri sotto alla Cachoeire Vinte e Um, quello di destra, che è quello che voi dovete imboccare, prosegue parallelo al corso del Rio Riberão in direzione della sua sorgente. Questo tratto è spettacolare perché il sentiero passa per stretti canyon fino a giungere ad un ampio altipiano dominato dalla sagoma del Morrão au Monte Tabor, da qui lo scenario è unico e la vista spazia per chilometri seguendo i profili singolari delle montagne che si stagliano isolate qua e là interrompendo il lineare andamento dell’altipiano.

Scendendo dalla sella posta alla base del Morrão au Monte Tabor arrivate ad una strada sterrata in località Riacinho, la strada è il collegamento tra Palmeiras e Capão prendetela in direzione sud (sinistra rispetto il sentiero percorso) arriverete comodamente a destinazione.


Capão – Cachoeira da Fumaça

Difficoltà medio/bassa – Durata 2/3 h.

Necessita dell’accompagnamento di una guida per l’ultimo tratto che si sviluppa su di un altopiano coperto di vegetazione bassa che spesso nasconde il sentiero.

Il trekking parte dalla torre delle comunicazioni che si erge ai piedi della Serra da Larguinha da qui il sentiero, lungo in totale sei km, si inerpica ripido tra le rocce per un dislivello di circa 300 mt. Giunti al termine della salita vi si aprirà davanti un vasto altopiano coperto da una miriade di piante e fiori. Uno spettacolo straordinario: si cammina tra bromelie, cactus e orchidee, un ecosistema tanto meraviglioso quanto fragile. Va rispettato, cercate per quanto vi è possibile, di prestare attenzione a dove mettete i piedi.

L’altopiano si perde a vista d’occhio e lungo il cammino si guadano diversi ruscelli fino a giungere ad una larga ansa del Rio Fumaça. Poco oltre si apre il profondo canyon del Rio Capivara alimentato dal Rio Fumaça che con un salto impressionante di 380 mt forma la più bella cascata del parco, la Cachoeira da Fumaça chiamata così per il pulviscolo che produce.

Guadando l’ansa del Rio Fumaça (quando siamo passati a fine dicembre non abbiamo trovato molta acqua), ma se passate in un periodo in cui piove fate attenzione a dove guadate. Questa zona è bellissima anche per campeggiarvi una notte, se lo fate non piantate la tenda sul letto del fiume anche se in secca, due turisti l’ hanno fatto e la mattina, dopo un temporale notturno, li hanno recuperati in fondo alla cascata.

Dopo il guado potete avvicinarvi al bordo del precipizio e sdraiarvi su di un masso che sporge dalla parete verticale per ammirare lo spettacolo della Fumaça praticamente standovi sopra.






Circuiti

i trekking che descriviamo di seguito comprendono dei pernottamenti in bivacco quindi dovrete fornirvi di tende, sacco a pelo, viveri e soprattutto una guida affidabile. Tenete presente che la zona centrale della Chapada Diamantina è praticamente disabitata quindi è probabile che in un trek di 2 o 3 giorni non incontrerete un’ anima viva. I sentieri sono spesso illeggibili quindi affidatevi ad una guida competente e ufficializzate il vostro percorso alle autorità del parco prima di partire e una volta ritornati.


Anello Lençois – Guiné – Cachoerão – Andarai – Lençois

Difficoltà alta – Durata 4 gg – Pernottamento in tende o ospitati dai contadini.

Trekking che prevede l’avvicinamento in auto all’attacco del percorso situato nel villaggio di Guiné e il rientro sempre utilizzando un auto quale mezzo di trasporto da Andarai dove termina il percorso.

1° giorno

Da Guiné si risale la Serra do Sincorá seguendo la Ladeira do Esbarrancado una sorta di mulattiera pavimentata per il passaggio del bestiame, la salita vi porterà sotto la cima del Morro do Beco (1.448 mt) superando un dislivello di circa 350 mt Aggirata la cima del Morro si comincia a scendere verso la valle del Rio Paty che da qui è ben visibile in tutta la sua bellezza. Una sosta alla Cachoeira do Funis chiuderà la giornata nel migliore dei modi. Solitamente si dorme ospiti dei contadini locali su di un’amaca.

2° giorno

Si riprende seguendo il corso del fiume in un spettacolare alternarsi di pozze e piscine dove l’acqua assume gradazioni di colore diverso dall’ ambra al nero a seconda della profondità. La seconda tappa termina nei pressi del Ponte do Imperio sempre sul Rio Paty dove un altro casolare di contadini vi ospiterà per la notte.

3° giorno

Deviazione per la cachoeira do Cachoeirão

Si lascia la valle do Paty per entrare nella Valle do Cachoeirão, qui vive una colonna di macachi Barbados. Fino a poco tempo fa questa specie era a rischio di estinzione oggi grazie all’ istituzione del Parco la popolazione è in aumento.

Il sentiero termina in prossimità della Cachoeira do Cachoeirão, in realtà un complesso di salti d’acqua che precipitano da una parete alta quasi 200 mt. Spettacolo mozzafiato che merita di essere festeggiato con un bagno.

Dalla cascata si ripercorre lo stesso sentiero dormendo nello stesso casolare della notte precedente.

4° giorno

L’ ultima tappa passa per antiche miniere di diamanti a cielo aperto con molti ruderi di vecchie strutture costruite dai minatori. Una lunga salita a tornanti con impressionanti vedute panoramiche sulla valle che forma il cuore più selvaggio del Parco ci porterà ad Andarai.


Anello Lençois/Palmeiras - Villa do Bomba – Guiné – Lençois

Difficoltà alta – Durata 3 gg – Pernottamento in tende o ospitati dai contadini.

Trekking che prevede il trasporto in auto da Palmeiras o Lençois fino a Villa do Bomba dove c’è l’ attacco del sentiero ed un altro trasporto da Guiné dove termina il percorso fino alla città di partenza.

1° giorno

Il sentiero prende origine dove termina la strada sterrata che collega Villa do Bomba a Capão e risale i Gerais do Veira, un vasto altipiano ricco di corsi d’acqua. Nel XIX secolo questa zona fu un altro fulcro dell’attività estrattiva dei garimpeiros. Lungo il percorso si incrocia la Cachoeira dos Cristais balneabile dopo di che inizia la parte più selvaggia del parco, un susseguirsi di panorami mozzafiato sulla Serra do Sincerá ci accompagnerà per tutto il cammino, attorno a noi vegetazione rupestre, piante carnivore e orchidee. Con un po’ di fortuna potrete avvistare il Gavião Pè de Serra, un rapace che vive su queste montagne.

La notte si passa in casa di contadini locali.

2° giorno

Si sale a Morro das Cabras chiamata il castello per la sua forma. Si visita una caverna profonda 300 mt con formazioni di quarzo. La natura circostante il Morro è esuberante, si tratta di una delle poche zone dove ancora sopravvivono le Arpagonas, un tipo di foresta umida secolare.

Seguendo ancora il sentiero si passa il punto panoramico chiamato Pati do Baixo crocevia di diversi sentieri entrando nella Valle do Calixto popolata dal macaco Barbaro.

Notte sempre da contadini locali.

3° giorno

Si segue il sentiero di crinale con ampia veduta sulla Valle del Rio Preto a ovest. Non è difficile in questa parte del territorio incontrare dei begli esemplari di Samambaiaçu, una pianta preistorica. Furono trovati qui tre dei più grossi diamanti della Chapada Diamantina. Le rovine circostanti testimoniano l’ intensa attività di estrazione che si svolse in questa parte della regione.

Arrivati al Morro de Beco comincia la rapida discesa che in meno di un’ora vi porterà a Guiné.


Lençois – Cachoeira da Fumaça po Baixo

Difficoltà alta – Durata 4 gg – Pernottamento in tenda – CON GUIDA

Trekking tra i più spettacolari tra quelli descritti, si inoltra nel largo canyon formato dal Rio Capivara fino a giungere dove si infrange la Cachoeira da Fumaça.

1° giorno

Partenza da Lençois percorrendo lo stesso sentiero che porta a Riberão do Meio da qui si prosegue verso Sud / Sud-Ovest in lieve salita per la Serra do Venenho fino ad incontrare il corso del Rio Capivara, a questo punto si piega decisamente verso ovest e si segue il letto del fiume fino alla Cachoeira do Palmital dove generalmente si monta il campo.

2° giorno

Si riprende il cammino e dopo circa un’ora si arriva alla Cachoeira do Capivara dove il sentiero si divide in due. Prendendo a destra in direzione Nord-Ovest si risale il Rio Capivara e si arriva in un paio d’ore alla base della Fumaça. Il getto d’acqua si infrange sulla roccia con tanta violenza che l’acqua rimbalza verso l’alto di nuovo e si nebulizza creando quell’effetto particolare da cui deriva il nome della cascata. Le alte pareti del canyon creano un anfiteatro naturale, ricoperto alla base da una rigogliosa vegetazione. Dopo aver saziato la vista di tanta bellezza si può ritornare alla Cachoeira de Capivara per passarvi la nottata.

3° giorno

In mattinata si torna al bivio incontrato il giorno prima, si prende il sentiero a sinistra che risalendo la Serra de Larguinha si innesta nel sentiero già descritto in precedenza, (da Capão alla parte alta della cascata) da qui si scende a Capão dove si può pernottare in una delle Pousadas del villaggio.

4° giorno

Ritorno a Lençois passando da Morrão de Monte Tabor (già descritto).






Escursioni

Esistono naturalmente altri modi per visitare la Chapada Diamantina otre a quello di affrontare un trekking, la zona a Nord della BR 242 pur essendo fuori dalla zona del parco comprende una vasta zona protetta denominata Area de Protecão Ambiental Iraquara (APA) che raccoglie la più alta concentrazione di caverne dell’ America del Sud, alcune delle quali sono facilmente visitabili.

La zona protetta è ricca di grotte raggiungibili con escursioni in auto da Lençois. Le agenzie di Lençois organizzano tour giornalieri che toccano le attrazioni principali. Chi possiede un auto può tranquillamente utilizzarla, ma non esistono trasporti pubblici quindi senza mezzi questa zona non si riesce a raggiungere. Vi sconsigliamo l’ autostop potreste rimanere ore ad aspettare un passaggio.

Per arrivare alle grotte partendo da Lençois bisogna raggiungere l’incrocio con la BR 242 e girare a sinistra, direzione Brasilia. Oltrepassato il Pão Ignacio una strada a destra porta alla località Rancho do Mel qualche chilometro prima del villaggio si svolta a sinistra. Inizia una zona pianeggiante occupata da aziende agricole: la maggior parte delle grotte sono nei dintorni; spesso per accedervi bisogna entrare nelle proprietà private. Se vedete segnalazioni di qualche grotta o laguna entrate tranquillamente a volte bisogna pagare il pedaggio al proprietario della fazenda.


Gruta da Pratinha

Si tratta di un posto fantastico e sorprendente. La strada termina in prossimità di alcune costruzioni di legno, un sentiero scende a destra delle costruzioni prendetelo e vi troverete a pochi metri da uno spettacolo indimenticabile. Dall’alto del sentiero vi apparirà la laguna Pratinha, un grande lago dall’acqua cristallina color turchese. Potete scegliere se lanciarvi in acqua da questo punto alto una trentina di metri con la tirolese (carrucola con imbrago che scorre su un cavo di acciaio inclinato 45°) oppure noleggiare pinne e maschera e scendere ancora il sentiero. Sarete a questo punto accompagnati da una guida in un’altra esperienza indimenticabile. Indossati pinne e maschera entrerete in una grotta comunicante con la laguna e nuotando vi troverete nel buio, aiutati solo con la torcia della guida, si avanza avvolti nel buio e dal silenzio. Sentirete solo il rumore dell’acqua mossa dai vostri movimenti e potrete vedere nelle grandi vasche sotterranee tanti pesci colorati. Al ritorno fatevi un tuffo nelle calde e limpide acque della laguna anch’esse piene di pesci multicolor.


Gruta Azul

Si raggiunge a piedi da Pratinha ed è famosa per il colore delle acque del suo lago interno.

In alcuni momenti della giornata il sole penetra all’interno della grotta e fa risaltare ancora di più il colore delle acque alimentate dal Rio Branco. Il fiume scorre sotterraneo e alimenta le acque delle due grotte e della laguna.


Lapa Doce

E’ una delle grotte più estese della regione, al suo interno c’è un percorso di un chilometro e la volta è alta fino a venti metri con stalagmiti e stalattiti spettacolari, per accedervi bisogna scendere in una profonda gola coperta da Mata Atlântica per circa una ventina di minuti dopodiché si percorre per un chilometro l’interno della grotta per uscire, risalendo lungo un rapido canalone, dal lato opposto.


Gruta da Torrinha

Aperta al turismo da sette anni è percorsa da tre diversi itinerari che attraversano diversi saloni con stalagmiti e stalattiti dalle forme più bizzarre. Alcuni tratti di grotta sono talmente stretti che vanno percorsi a carponi, ma per la maggior parte si tratta di ampi saloni come o Salão Branco che presenta alcune formazioni rocciose spettacolari.


Marimbus

Altra zona protetta nei pressi di Andarai, immensa regione paludosa ricca di piante acquatiche come la Vitoria Regia e il Samambai d’agua, pesci e mammiferi come il capivara e il paca (roditori) e lo jacaré (alligatore), in questa zona è possibile noleggiare imbarcazioni per percorrere il pantanal.

Il Marimbus è nato dalla confluenza del Rio S.Antonio e il Rio Paraguaçu in un’ ampia depressione che riempiendosi d’acqua ha formato questo enorme pantanal.

Il Rio Paraguaçu prima di sfociare nel Marimbus scorre per circa una settantina di chilometri orlato di spiagge di sabbia bianca e formando architetture naturali come O Olho da Agua Formosa, una profonda piscina di acqua trasparente simile ad un acquario naturale.

A est del parco si trova il Poço Encantado, uno spettacolare lago all’interno di una grotta con giochi di luce colorata.


Zona di Mucugé

Pur essendo un po’ troppo periferica per approfittare della rete dei sentieri principale del parco ha passeggiate ricche di fiumi e cascate raggiungibili in giornata, tra le più popolari ricordiamo:


Cachoeira Andorinha

Situata tra due montagne le sue acque rimbalzano di roccia in roccia fino a formare una piscina dove è possibile nuotare.

Trilha do Cardoso

Breve passeggiata che risale la Serra do Cardoso con i suoi innumerevoli salti d’acqua.

Cachoeira Siberia

Un’ altra breve camminata che risale verso nord fino a raggiungere questa bella cascata la cui acqua proviene dal Rio Paraguaçu, scivola lungo una parete di roccia liscia dalla superficie di 200 mq.


Altre attività

Oltre alle camminate e ai bagni la Chapada Diamantina offre la possibilità di fare alcune belle escursioni a cavallo: a Lençois o nelle altre città del Parco è possibile noleggiare cavalli con guida per escursioni anche di vari giorni.

Alcune Agenzie di Lençois sono ben attrezzate per attività di canyoning, alpinismo e speleologia. A noleggio trovate anche mountain bike.








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