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Caipirinha, cocktail per caso



La canna da zucchero è da sempre una delle produzioni più importanti del Brasile, agli schiavi che lavoravano nelle piantagioni veniva dato, al termine della massacrante giornata di lavoro, un pasto frugale e gli scarti della produzione dello zucchero, una melassa imbevibile ma molto nutritiva e con grandi poteri terapeutici. Per migliorarne il sapore gli schiavi aggiungevano alla melassa del miele, lime ed aglio il risultato era una bevanda non gradevole ma molto ricostituente. Il termine Caipira in Brasiliano indica tutto ciò che è legato alla vita rurale dei contadini più poveri fu così che la bevanda assunse il nome di caipirinha sottolineandone la provenienza.

La ricetta è molto semplice:

5 cl Cachaça 1/2 lime (4 spicchi) 2 cucchiaini di zucchero bianco di canna

tagliare il lime in quattro spicchi versare lo zucchero in un pesto di legno, aggiungere il lime tagliato ed una piccola parte della cachaça, pestare. Versate il contenuto in un bicchiere coprite con ghiaccio possibilmente froozen e versate in cima il rimanente della cachaça. Mescolate e servite con cannuccia.

alcuni accorgimenti per fare una buona caipirinha:

nel tagliare il lime assicuratevi di eliminare l'anima centrale bianca per via del suo sapore amaro.

Per lo stesso motivo quando pestate non fatelo con troppa forza, la buccia del lime sprigione un siero amaro.

Il goccio di cachaça che versate nel pesto aiuta lo scioglimento dello zucchero.

Usate sempre zucchero di canna ma raffinato (bianco).

Versate sempre la cachaça per ultima, questo aiuterà il ghiaccio a sciogliersi e fonderà i sapori.

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