top of page
Immagine del redattoreParaibadiscovery

Rio de Janeiro breve storia

La regione venne scoperta il 1 gennaio del 1502, dal portoghese Gaspar de Lemos approdato nell’ampia Baía de Guanabara che battezzò Rio de Janeiro (fiume di gennaio) scambiandola per la foce di un fiume. La zona era abitata dagli indios Tamoio che mal sopportavano i coloni portoghesi e si allearono con i francesi sbarcati anch’essi nella baia sotto il comando di Nicolas Durand de Villegaignon. La regione divenne ben presto oggetto di contesa tra portoghesi e francesi furono però i francesi che nel 1555, ebbero la meglio e riuscirono a fondare al riparo delle tre colline (Cara de Cão, Pão de Açúcar e Urca) una colonia che chiamarono Francia Antartica dove riuscirono a stabilirsi per una decina d’anni. Nel 1565 i portoghesi comandati da Estácio de Sá cacciarono i francesi e il 1° marzo fondarono un villaggio al quale venne dato il nome di São Sebastião do Rio de Janeiro. Dopo pochi mesi il comandate morì a causa di un’infezione e il governo passò nelle mani dello zio Mem de Sá che trasferì la sede della città dall’area di Urca al Morro do Descanso, più tardi battezzato Morro do Castelo, per meglio difenderla. Successivamente passò il governo ad un altro nipote Salvador Correia de Sá. La famiglia Correia de Sá prese il controllo della regione e fondò una vera dinastia di governatori carioca che durò circa un secolo portando prestigio e sicurezza alla città, l’economia cominciò a prosperare e il nucleo abitativo divenne sempre più grande. La baia costituiva un ottimo porto naturale e venne inizialmente utilizzata come approdo per le navi che difendevano la costa, successivamente divenne un importante scalo commerciale per l’esportazione della canna da zucchero e dei suoi derivati. I lusitani ridussero tutti gli indios in schiavitù per utilizzarli come manodopera nelle piantagioni, ma molti morirono di malattie e furono così sostituiti da una massiccia importazione di neri africani che andarono a ingrandire ancora di più la città. Grazie alla costruzione della linea ferroviaria che collegava Rio alla regione mineraria del Minas Gerais, la città era talmente ricca e influente da diventare nel 1763, la sede del Governo Generale del Brasile, sostituendosi a Salvador per poi passare dopo l’Indipendenza a Capitale del Brasile. Nel 1808, divenne la residenza della Famiglia Reale Portoghese in fuga dall’Europa. La corte arrivò in Brasile con un gruppo di letterati, scienziati, artisti ed architetti molti dei quali d’origine francese. Tutta l’area urbana venne trasformata in funzione dell’importanza acquisita, si costruirono strade, linee telefoniche ed elettriche, palazzi e teatri. Nel 1815 il Principe Reggente Dom João VI fu incoronato a Rio Re del Regno Unito del Brasile. Alla fine del 1800 la città ebbe un’ulteriore sviluppo demografico dovuto principalmente all’immigrazione europea e arrivò a contare oltre un milione di abitanti. I primi anni del 1900 videro trasformare Rio nella meta più ambita dal jet set internazionale con l’apertura di grandi alberghi come il Copacabana Palace e il Gloria. Nel 1960 la capitale venne spostata nella nuova sede amministrativa e politica di Brasilia e Rio perse il suo potere, iniziarono a costruirsi le favelas (baraccopoli), la criminalità e la violenza presero il sopravvento. La dichiarazione a capitale dell’omonimo stato federale nel 1975, non cambiò il lento declino della città che continuò per circa un ventennio, la svolta che colmò il vuoto di prestigio avvenne solo negli anni 90 con la scelta di Rio come sede della Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e sullo Sviluppo; per la preparazione della conferenza vennero destinati ingenti capitali in particolare finalizzati al miglioramento delle infrastrutture della città, elementi che le ridiedero vita e la voglia di cambiare e di tornare sotto i riflettori. Da allora sono stati restaurati molti edifici coloniali e le attività imprenditoriali stanno spiccando il volo. Oggi Rio è tornata ad essere una delle principali mete del turismo internazionale.





3 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page