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Rio de Janeiro la visita cap2

Se si ha ancora tempo


Per gli appassionati di arte moderna consigliamo la visita a due incredibili musei:

il Museu de Arte Moderna (MAM), in Avenida Infante D.Henrique, 85 (tra il quartiere Gloria e il Centro) un edificio modernissimo progettato da Affonso Eduardo Reidy, restaurato completamente dopo un incendio avvenuto nel 1978 che ospita una collezione permanente di ben 6 mila opere appartenuta a Gilberto Chateubriand. Tra i quadri esposti figurano le firme di Portinari, Di Cavalcanti, Anita Malfatti, Bruno Giorgi ecc. Nel corso dell'anno il museo organizza mostre fotografiche e festival cinematografici. Il bellissimo parco è opera di Burle Marx;


il Museo de Arte Contemporanea (MAC), inaugurato nel 1996 su progetto di Oscar Niemeyer ha la forma di un'enorme disco volante bianco che poggia su una base cilindrica di 9 metri di diametro. L'avveniristica struttura centrale assieme alla rampa che ne consente l'accesso si staglia nello splendido panorama della Baía di Guanabara all'interno vengono ospitate esposizioni temporanee di arte moderna (Mirante da Boa Viagem - Niterói orario tutti i giorni dalle 11 alle 18; chiuso lun.).

Sempre per chi ama l’arte moderna assolutamente da non perdere il Palácio Gustavo Capanema, considerato un’icona dell’architettura moderna è entrato a far parte del Patrimonio dell’Unesco. Si tratta di un palazzo di 14 piani costruito nel 1937, su progetto di un’intera equipe di grandi architetti come Oscar Niemeyer, Lúcio Costa e Jorge Machado Moreira che include un grande numero di opere d’arte. Ospita tra i pittori Portinari e Guignard e tra gli scultori Bruno Antonio e Celso Antonio Dias. Incredibilmente bello un pannello di azulejos di Portinari con motivi marini e lo splendido giardino progettato da Burle Marx (Rua Imprensa, 16 – Centro; presso Metro Cinelândia - orario dal lun. al ven. dalle 9.30 alle 17.30).


Punti panoramici e fotografia

Oltre ai classici e già citati Pão de Açucar e Corcovado si possono godere belle vedute panoramiche da:

Cachara do Çeu a Santa Teresa, da dove si ha una visuale del settore meridionale della città.

Punta do Arpoador, un buon punto da cui godersi il tramonto, è la piccola penisola che si estende per 400 mt dal lembo meridionale di Copacabana. Nei pressi del Forte de Copacabana, consigliamo di non attardarsi in questo luogo a meno che non sia ancora molto frequentato.

Mirante do Leblon (Parque dois Irmãos), situato nei pressi dell'omonimo parco, aperto dalle 8 alle 18, al termine della Orla de Leblon, vi si trovano tre bei punti panoramici dai quali si vedono le spiagge di Leblon e Ipanema.

Niteroi, è forse il punto migliore per una vista panoramica della Baia de Guanabara con le rocce che disegnano curve sinuose nel cielo blu e Rio sullo sfondo.


Fortezze

Come in tutte le altre città brasiliane anche a Rio sono state costruite varie fortezze per la difesa della città dagli attacchi nemici; per gli appassionati segue un breve elenco di quelle non toccate negli itinerari con una piccola descrizione:

Fortaleza de São João, del 1565 della costruzione originale è rimasto solo il portone, ospita la Stele di fondazione della città (Marco) e alcuni centri dell’esercito (Avenida João Luiz Alves-Urca; orario tutti i giorni dalle 9 alle 16).

Fortaleza Duque de Caxias o Forte de Leme, costruita nel 1779 e inaugurata con il nome di Forte do Vigia. Ospita all’interno un centro studi dell’esercito (Almirante Júlio de Noronha-Leme; orario sab. dom. e festivi dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17).

Fortaleza da Conceoção, del 1713 divenne sede del Servizio Geografico Militare che ha il compito di mappare tutto il Paese (Rua Major Daemon-Centro; orario da lun. a gio. dalle 8 alle 12).


Una visita alla Rocinha

La favela di Rocinha è sorta agli inizi degli anni ’30 attorno ad un insediamento abitativo originato dall’immigrazione ed era inizialmente costituita da poche baracche di legno e altri materiali di recupero. Con il passare del tempo si è largamente sviluppata, ora vi sorgono edifici in mattoni, vengono realizzati gli allacciamenti (solitamente abusivi) ad acqua, elettricità e telefono, si sviluppano piccole attività commerciali ed è la più grande favela per numero di abitanti di Rio e pare del Sud America.

Situata sulle pendici della montagna Dois Irmãos, alle spalle dei quartieri di Leblon e São Conrado è afflitta da numerosi problemi: le condizione igieniche e sanitarie sono precarie, il sovraffollamento e l’umidità delle case favoriscono il diffondersi di malattie; gli abitanti delle favelas sono discriminati e ghettizzati, spesso non hanno accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria, il tasso di disoccupazione è altissimo.

Inoltre la Rocinha è una delle più importanti basi del paese per il commercio della cocaina: tra le baracche sorgono le grandi case dei narcotrafficanti, che usano la folla della Rocinha come scudo umano contro le irruzioni della polizia. Negli ultimi anni la Rocinha è stata teatro di una guerra fra bande, a causa della quale hanno perso la vita anche numerosi abitanti innocenti, vittime delle pallottole vaganti.

Barbara Olivi e suo marito Julio lavorano come guide di turismo su Rio di Janeiro, ma soprattutto organizzano tour nella favela di Rocinha, che è l'unica che si possa visitare in modo organizzato.

Si può scrivere in anticipo a barbaraolivi@hotmail.com oppure telefonare ai numeri:

00-55-2193686730 (cellulare) oppure 00-55-2124228984 (casa).

Il tour non è voyeurismo, ricordiamo che nella favela vive gente povera, ma molto dignitosa.

I tour che organizzano Barbara e Julio sono privati, nel senso che vengono creati su misura del visitatore.

Le persone vengono prelevate in albergo per giungere alla favela con mezzi di trasporto pubblici, o privati se c'è un gruppo numeroso. In favela si gira a piedi, quindi sono consigliate scarpe comode. La durata del giro dipende dalla disponibilità delle persone. Normalmente sono 3/4 ore, ma ci si può fermare a mangiare in uno dei ristorantini locali a conduzione famigliare per scambiare quattro chiacchiere e continuare ad osservare il movimento della gente del posto. La Rocinha pulsa di vita e trasmette molta energia, Barbara e Julio vogliono divulgare una conoscenza della favela attraverso la dignità dei suoi abitanti e la gioia che hanno per la vita, nonostante tutto. Normalmente il tour viene effettuato anche con l’accompagnamento dei ragazzi che lavorano per l’associazione “Il Sorriso dei miei bambini” (vedi spazio a fine guida). Questa attività aiuta i ragazzi ad uscire dalla criminalità in cui vivevano, si tratta di un nuovo progetto che viene realizzato per salvare giovani in condizioni di rischio di vita che contemporaneamente studiano e frequentano lezioni o corsi per introdurli in un nuovo percorso. Il turismo è uno dei veicoli che l’associazione ha scelto per suscitare interesse e alternative. Durante il tour si visitano anche le scuole fondate dall’ONLUS, dall'asilo, alla scuola materna per arrivare al doposcuola, sono progetti sociali belli, che funzionano e che vi faranno provare momenti di autentica commozione.

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